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COMUNICATO STAMPA

 

Bologna, 23.01.2019

Continua il trend positivo degli istituti museali affidati al Polo Museale della Emilia Romagna. A fronte di un incremento di visitatori nel quinquennio di più del 25%, si sono registrati, grazie a bigliettazioni integrate, card e altre peculiari forme di incremento dei titoli di accesso dovute ad eventi, mostre ed occasioni particolari, afflussi economici doppi. Gli incassi sono infatti passati da 908.854,50 euro (2015) a 1.923.094,00 (2019).

Malgrado alcuni istituti continuino a rimanere ai margini del favore da parte del pubblico, anche perché gestiti con un numero troppo ridotto di addetti alla vigilanza e scarso personale tecnico scientifico, sono fortemente cresciute in redditività alcune realtà come la Camera di San Paolo a Parma con 25.000 visitatori (una pressione antropica che tende a crescere ma va contenuta per ragioni di conservazione) e 83.000 euro di incasso, grazie alla bigliettazione automatica e alla ridefinizione degli orari di apertura in dialettica con il complesso della Pilotta; analogamente per Sant’Apollinare in Classe che nel 2017 registrava 430.000 euro di incasso ed ora ha raggiunto quota  630.000 con oltre 200.000 visitatori. Il Mausoleo di Teodorico con quasi centomila visitatori, incassa 200.000 euro, mentre il Battistero degli Ariani con lo stesso numero di utenti sfiora i 90.000.

L’abbazia di Pomposa resta il quinto sito più visitato della regione con più di 70.000 visitatori e più di 200.000 euro di incassi

Stabili ma suscettibili di performances più vistose il Museo Nazionale di Ravenna, il Castello di Torrechiara, Palazzo Milzetti a Faenza e il Museo Archeologico di Ferrara; in lieve crescita Casa Romei a Ferrara. I risultati palesano un incremento della fruizione culturale costante che interessa anche i siti in precedenza amministrati direttamente dal Polo e ora in concessione a terzi privati o divenuti proprietà di enti come la Fortezza di San Leo, ed i castelli di Canossa e Bobbio o Casa Pascoli.

Gli scavi archeologici, da Marzabotto a Sarsina, da Veleia a Russi danno ancora risultati modesti sia di affluenza che di redditività. Chiuse al pubblico le chiese di San Barbaziano e San Mattia per mancanza di risorse umane. 

 

 

 

Dott. Mario Scalini

Direttore del Polo Museale Emilia Romagna

 

 

 

 

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