La mancata indicazione dei risultati del Polo Museale Emilia Romagna da parte del Ministero è conseguenza della fluidità della struttura e difficoltà di proporre i dati. Sino al settembre il Polo ha incluso infatti il 'Complesso della Pilotta' su cui si è concentrata buona parte delle iniziative: è stato riattivato il Teatro Farnese grazie agli accordi col Teatro Regio e sviluppata la mostra 'Lucrezia Romana' con grande afflusso di visitatori e forte incremento del ritorno economico, che l'attuale gestione ha ereditato per un migliore avvio dell'autonomia.


L'incremento medio dei visitatori degli altri siti e musei è del 7% ma la modifica della bigliettazione rende complesso il confronto con gli anni passati. La Pinacoteca Nazionale di Bologna ha visto crescere del 30% gli incassi, ora a circa 100.000 euro, ciò a parità di numero di utenti, guadagnandosi dunque un pubblico di adulti paganti che ne hanno premiato la dinamica gestione culturale. Oltre il 20% di incremento per i Musei Archeologici Nazionali di Ferrara e Sarsina con Casa Romei, sempre a Ferrara. In crescita i siti di Ravenna, dove Sant'Apollinare in Classe spicca con l'8% di incremento ed i suoi quasi 170.000 visitatori, seguita dal Battistero degli Ariani e il Mausoleo di Teodorico, entrambi con oltre 70.000 presenze, mentre il Museo Nazionale, interessato da riallestimenti scende quasi del 20%. Tra 65.000 e 75.000 Torrechiara (PR), Pomposa (FE) e San Leo (RI). Forte ovunque l'aumento dei ricavi, in genere allineati con la performance di Bologna.