Laboratorio Permanente sul paesaggio - Castello di Torrechiara (PR) - Sabato 7 ottobre 2023 -16:00 – 19:30
Paesaggi, memorie dei luoghi, patrimoni, comunità di pratiche
Giornata di riflessione dedicata allo scambio di esperienze concrete sui diversi approcci di studio e salvaguardia attiva del paesaggio e su quale ruolo riveste oggi per le comunità locali nel suo riconoscimento e sulla sua cura, conservazione e valorizzazione.
L’incontro sarà occasione per presentare il lavoro svolto all’interno del Laboratorio Permanente sul Paesaggio e avviare letture generative sulle memorie di affezione del territorio, sulle relazioni fra gli esseri umani e gli spazi paesaggistici. Incontri, indagini etnografiche e la realizzazione di azioni di valorizzazione hanno, già da sole, prodotto un nuovo interesse per il patrimonio culturale di Torrechiara. Questo nuovo scenario, di partecipazione reale, a cui si accompagna un generoso protagonismo degli attori locali, fa sì che tra gli obiettivi ci sia quello di attivare uno spazio di ascolto volto a promuovere forme di dialogo e di confronto tra diversi soggetti, comunità di paesaggio e buone pratiche intraprese in altri territori, prendendo spunto dal valore storico, estetico ed ambientale del patrimonio culturale, dal rapporto di identificazione tra le comunità e gli spazi di vita nonché dal sentimento di appartenenza che il paesaggio ispira.
Il castello si offre quale contesto ideale per generare aggregazioni di persone che si riconoscono – nella diversità – attorno a un principio di eredità comune, di cui si condivide la rilevanza e il desiderio di trasmissione alle generazioni future.
La platea ampia e diversificata a cui si rivolge comprende i pubblici dei residenti, dei contesti associativi, dei visitatori del luogo della cultura, delle scuole, delle comunità di pratiche e di patrimonio.
Il laboratorio Permanente sul Paesaggio, ideato e condotto da Patrizia Cirino e da Cinzia Marchesini è un progetto di cooperazione tra la Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna, l’Istituto centrale per il Patrimonio Immateriale e la Scuola di Specializzazione in Beni demoetnoantropologici dell’Università degli Studi di Perugia (convenzionata con le università di Basilicata, Firenze, Siena e Torino).
Il Laboratorio si svolge durante tutto l’arco dell’anno, per le Giornate Europee del Patrimonio 2023 ha scelto come sede il Castello di Torrechiara.
Saluti istituzionali
Arch. Giorgio Cozzolino, Direttore regionale Musei Emilia-Romagna
Arch. Carolina Tenti, Direttrice del Castello di Torrechiara (DRM-ERO
Giordano Bricoli, Sindaco Langhirano
Sessione – Dialoghi fra paesaggi “generativi di senso” e buone pratiche a confronto
16:00 – 18:00
Interventi
Introducono Patrizia Cirino (antropologa del patrimonio della Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna), Cinzia Marchesini (antropologa paesaggista dell’Istituto Centrale del Patrimonio Immateriale) e Fabio Fichera (antropologo Istituto Centrale Per il Patrimonio Immateriale).
Restituzione a più voci degli esiti del laboratorio sul paesaggio “Torrechiara ambiente di vita e luogo di affezione”.
Presentazione del progetto: La valle della biodiversità di Astino, vincitore nel 2021 del “Premio Paesaggio d’Europa – Landscape Award of the Council of Europe”.
- Riccardo Rao professore ordinario di Storia Medievale e di Storia dell’Ambiente e degli Animali del Dipartimento di Lettere e Filosofia, Comunicazione, dell’università degli Studi di Bergamo
- Vittorio Rodeschini, presidente dell’associazione culturale Archetipos e consigliere della Fondazione Misericordia Maggiore di Bergamo
Discussant:
- Daniele Parbuono – professore dell’Università degli studi di Perugia e direttore della Scuola di Specializzazione in Beni demoetnoantropologici (convenzionata con le università di Basilicata, Firenze, Siena e Torino).
- Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale
Break – 18:00 – 18:15
Sessione – Laboratorio “arte, narrazione, paesaggio”
18:15 – 19:30
Condotto da Patrizia Cirino e Cinzia Marchesini
Gli affreschi delle quattro sale del primo piano del Castello dette dell’Aurora, Meriggio, Vespro e Sera ci saranno di ispirazione e stimolo per comporre una geografia personale e di gruppo del valore che ciascuno di noi esprime nel paesaggio.
Saranno gli affreschi a ispirarci e a costruire una lettura interpretativa dei paesaggi rappresentati, a
a mettere in discussione l’antropocene a favore di un più sostenibile equilibrio fra l’umano e il non umano.