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E se gli oggetti del quotidiano raccontassero la storia di un territorio e collegassero storie individuali e collettive? E se un oggetto attraverso la sua biografia ci raccontasse la storia del suo proprietario? E se le “cose” rappresentassero nodi di relazioni con la vita degli altri, quale storia racconterebbe un oggetto creato oggi, ritrovato da un archeologo ed esposto in un museo fra 200 anni?

Queste sono le domande a cui tenta di dare risposta il laboratorio “La memoria delle cose, le vite degli oggetti. Regala una storia al museo” che si svolgerà il prossimo 24 febbraio al Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto.

“Crediamo fortemente che il mandato del museo debba essere incentrato sulla comprensione del presente e delle persone che lo vivono, commenta la direttrice del museo Denise Tamborrino, affinché le esperienze del quotidiano possano trovare spunti di riflessione nel passato.”

Il laboratorio “La memoria delle cose, le vite degli oggetti. Regala una storia al museo” inaugura un programma di attività di mediazione ed educazione al patrimonio con l’obiettivo di promuovere una nuova generazione di attori del patrimonio e di portatori di memoria culturale per favorirne la salvaguardia. “Il nostro intento – afferma Patrizia Cirino, responsabile dell’Ufficio Educazione e Mediazione Culturale della Direzione Regionale Musei - è quello di sollecitare i nostri visitatori ad operare confronti fra culture differenti e ad interrogarsi sulla propria, proponendo spunti che vengono sia dalla pratica etnografica, ma anche dalle pratiche archeologiche, urbanistiche e antropologiche”.

I partecipanti lavoreranno insieme per raccontare storie a partire dagli oggetti portati da casa e da quelli esposti in museo esplorando quale valore ogni partecipante attribuisce al proprio patrimonio, quale significato assume all’interno dello spazio di incontro e condivisione di ricordi, desideri, memorie, paesaggi e storie di vita.

Basterà portare un oggetto, oppure una foto dell'oggetto stesso o di un luogo, e insieme verrà curato e progettato in modo collaborativo una piccola esposizione del materiale presentato dai partecipanti.

L’attività è gratuita ed è a cura della direzione del Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto e dell’ufficio Educazione e Mediazione culturale della Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna ed è condotta dall’antropologa brasiliana e direttrice del Laboratorio di Immagine e Suono in Antropologia dell’Università di San Paolo, Rose Satiko Hikiji, e dall’antropologo britannico ed esperto di patrimonio culturale Jasper Chalcraft.

 

QUANDO:                 sabato 24 febbraio 2024

DURATA:                  3h e mezza – dalle 14.30 alle 18.00

RIVOLTO A:             bambini, ragazzi, adulti

PARTECIPANTI:      massimo 15 partecipanti

PRENOTAZIONI:    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Progetto ideato da: Jasper Chalcraft, Patrizia Cirino, Rose Satiko Hikiji, Denise Tamborrino

A cura di: Patrizia Cirino e Denise Tamborrino (Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna)

Condotto da: Jasper Chalcraft e Rose Satiko Hikiji

Promosso da: Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto e da Ufficio Educazione e Mediazione culturale-Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna